mercoledì 7 maggio 2014

Semplice basetta per velivoli

In questo post mostro passo passo come realizzare una piccola basetta per l'esposizione di velivoli. La basetta rappresenterà una piccola parte del parcheggio di un aerodromo, realizzato con lastroni di calcestruzzo e posizionato al limitare di un piccolo prato, tanto per movimentare un po' la scena.

La basetta realizzata è adeguata per piccoli/medi aerei in scala 1/72...i concetti applicabili sono ovviamente gli stessi per scale differenti, sebbene qualche modifica dovrà essere valutata con accortezza.



Si parte quindi con il supporto. Una basetta espositiva può essere realizzata "semplicemente" con un blocchetto di legno rettangolare o qualcosa di simile...Io ho trovato molto efficaci e comode le cornici per fotografie, più semplici possibili meglio è. Il prodotto ideale è il set di cornici acquistabili presso Ikea, dall'improbabile nome di "NYTTJA". Oltre ad avere un prezzo decisamente contenuto, sono estremamente semplici, in due colori bianco e nero, e disponibili in due formati: 10x15 e 18x24 (quest'ultimo da provare per scala 1/48 o basette più complesse).


Ora che abbiamo la nostra cornice, dobbiamo semplicemente smontarla e rimuovere eventuali fogli di carta o policarbonato trasparente che non utilizzeremo. Consiglio di conservare la parte posteriore in cartoncino che, oltre a chiudere la cornice, fa spessore e supporto alla basetta vera e propria.


La basetta sarà realizzata su un foglio di plasticard. Per questo esempio ne ho usato uno di spessore 1mm, ma si possono usare spessori più grandi (2 o 4) a seconda di quanto si vuole fare sporgere il terreno dalla cornice. Sconsiglio l'utilizzo di spessori inferiori in quanto le incisioni che eseguiremo in seguito rischiamo di tagliare e indebolire eccessivamente il foglio.


Tracciamo a matita delle linee che rappresenteranno i lastroni di calcestruzzo e consideriamo un angolo della cornice che poi taglieremo e riprodurremo un pezzo di prato o terreno non cementato. Attenzione a non realizzare mai parallelismi con la cornice: sono antiestetici ed un minimo disallineamento genera un effetto sgradevole all'occhio dell'osservatore.
Attenzione anche alle proporzioni. In genere i lastroni di calcestruzzo aeroportuali sono quadrati di lato circa 7x7. In scala 1/72 il lato è circa 8cm. Fate delle prove con un modellino in modo da verificare che le proporzioni scelte siano gradevoli. Nel mio caso, nel primo tentativo ho realizzato quadrati troppo piccoli e poco realistici. Ho semplicemente raddoppiato la lunghezza del lato per ottenere un risultato migliore.



L'area che vorremo riempire con erba o terriccio possiamo eliminarla, a scanso di equivoci. Inoltre è il momento di marcare le linee dei lastroni. Nella realtà i lastroni di calcestruzzo non sono "a pacco", ovvero non si toccano al millimetro, ma sono spaziati di pochi centimetri (2 o 3), in modo da compensare eventuali espansioni del materiale. Per simulare tale separazione è sufficiente incidere le linee tracciate a matita con un cutter, un incisore o altro. C'è da dire che in questo caso non è necessaria la precisione richiesta nelle incisioni dei pannelli di un velivolo, inoltre le incisioni realizzate non devono essere così sottili, ma abbastanza spesse. E' possibile anche realizzare spaccature e crepe dei lastroni, tanto per movimentare un po' la scena.
Prima di realizzare le incisioni, per donare un po' di rigidità alla basetta, soprattutto se il foglio di plasticard è di spessore ridotto, consiglio di incollarlo su un pezzo di cartoncino, possibilmente la parete posteriore della cornice che abbiamo rimosso in precedenza. Non tagliamo l'angolo rimosso dal plasticard: sarà la base per incollare l'erba e il terriccio.


Il calcestruzzo, appena uscito dallo stampo o dalla colata, risulta essere molto liscio. Tuttavia l'usura, il tempo e gli agenti atmosferici possono rovinare la superficie. Per simulare ciò ho steso uno strato di stucco liquido (Mr Surfacer 500), picchiettando in fase di asciugatura con un pennello grosso in modo da movimentare la superficie in modo casuale.


Si procede con una mano di primer grigio che farà da fondo.

Quindi con un colore più scuro (nero o grigio molto scuro) per marcare le pannellature e creare un po' di aloni nel terreno.


Ricopriamo con uno strato del colore definitivo: un mix di grigio fondamentalmente, arricchito da marroni e verdi. Lasciamo che si intraveda un po' lo scuro dipinto in precedenza.


Rivestiamo il tutto con un paio di mani di trasparente lucido per preparare la superficie agli olii. Assicuratevi di proteggere bene lungo le linee di separazione: se l'acquaragia degli olii che applicheremo dopo filtra sotto la vernicie, avremo dei punti in cui questa si staccherà e dovremo ricominciare da capo.


Tracciamo le linee di separazione  anche un po' i lastroni con olii molto diluiti con aquaragia, usando un nero e un marrone scuro.


Questo il risultato dopo aver ripulito degli olii. Come si può notare le linee di separazione risultano più marcate in quanto gli olii sono rimasti all'interno delle scanalature.


Delle gocce di olii marroni e scuri molto diluiti applicate qua e là formano delle credibili macchie d'olio...senza esagerare però.


Lavoriamo finalmente l'angolino di prato che abbiamo preparato in precedenza. Dopo aver dato una mano di colla vinilica applichiamo della sabbietta (sempre Ikea: quella utilizzata per le decorazioni dei vasi. Si trova in diverse dimensioni, dalla sabbia finissima a sassolini piccoli e medi, e costa molto poco). Ricordiamoci di proteggere il plasticard per evitare sbordature di colla e vernice.


Diamo una passata di colore marrone per simulare il terriccio. Dopodiché applichiamo e stendiamo un altro strato di colla vinilica per l'applicazione dell'erbetta.
Nel mio caso ho usato l'erbetta sintetica (flock) della Games Workshop. Non è un granchè a dir la verità e andrebbe riverniciata per garantire un colore più realistico. In questo caso non l'ho fatto per risparmiare tempo. Lo farò per la prossima basetta.
Possiamo applicare un po' di erba anche tra gli interstizi tra i lastroni per simulare la vegetazione che si è infiltrata tra (e che ha causato) le spaccature. Basta applicare un po' di vinilica nei punti giusti. Per assicurare che i peli d'erba siano allineati alla verticale, oltre a lasciare asciugare la colla con la basetta a testa in giù suggerisco di usare l'elettricità statica. A tal fine si può usare il metodo più semplice, ovvero un pettine di plastica sfregato su un maglione di lana e avvicinato all'erbetta (vedrete i peli che si rizzano), oppure un metodo più complesso: prendete uno scolino da cucina, connettete con un filo ad un polo di una batteria (possibilmente da 9V), e l'altro polo alla basetta; si crea una differenza di potenziale che porta i peletti sulla verticale. (personalmente non ho ancora provato, ma lo farò presto...e riporterò l'esperienza sul blog).


Ecco qui il foglio di plasticard completo.


E la basetta ultimata!




Semplice e veloce!
Alla prossima!

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