sabato 4 febbraio 2012

Supermarine Spitfire Mk.1, kit Airfix, 1/72 - FINITO!

Finito!
Ecco la galleria.


Supermarine Spitfire Mk.1, kit Airfix, 1/72 - Parte 4



E' da un po' che non scrivo più sul blog...complice tra le altre cose l'iscrizione al forum di ModelingTime.com, dove, tra le altre cose, ho anche riportato il build log di questo Spitfire, ricevendo tantissimi giudizi, consigli per il futuro, e, con mia piacevole sorpresa, anche approvazioni!

Al seguente link il thread del mio under construction: Wip su ModelingTime.com

Dall'ultima parte ho effettuato i lavaggi ad olio, che si sono dimostrati più semplici di quanto pensassi. Non è uscito un capolavoro anche per via delle line di pannello in rilievo, ma tutto sommato non mi dispiace.

domenica 29 gennaio 2012

Supermarine Spitfire Mk.1, kit Airfix, 1/72 - Parte 3

Completata la verniciatura del ventre del velivolo sono passato al dorso. Prima si mascherano con il nastro Tamiya le parti che non devono essere sovrascritte.
Poi, dopo aver dato una mano generale di marrone seguendo senza troppa precisione il disegno della mimetica ho provato ad utilizzare il patafix come delimitatore delle aree da verniciare di colore più scuro (verde) per ottenere una mimetica dall'effetto sfumato.

Nuovi arrivi

La collezione di modelli si espande...(Ebay è una droga!)
Volendo provare qualcosa di diverso non mi sono potuto fare scappare un elicottero in scala 1/48 e alcuni mezzi corazzati in scala 1/72 e 1/35.
Eccoli di seguito...

mercoledì 18 gennaio 2012

Supermarine Spitfire Mk.1, kit Airfix, 1/72 - Parte 2

Negli ultimi giorni ho completato l'assemblaggio dell'aereo, incollando l'ala alla fusoliera. L'accoppiamento non era dei migliori e ho dovuto lavorare molto con lo stucco per riempire tutti i vari spazi d'aria. Per applicare lo stucco (Tamiya Putty) ho adottato una tecnica che ho intenzione di postare uno di questi giorni (tecnica non mia, ma raccolta da qualche sito...swannymodels.com mi sembra - è tra i miei link).
 Ad ogni modo, dopo la stuccatura è necessaria un'accurata pulizia con carta abrasiva, in modo da eliminare quanto più stucco in eccesso possibile, lisciarlo e lucidarlo. Infine si incollano gli ultimi dettagli, impennaggi orizzontali di coda, albero dell'antena, scarichi motore e tubo di pitot, si posiziona la capottina (tenuta con il patafix), che intendo incollare solo alla fine. Siamo pronti a verniciare.

lunedì 16 gennaio 2012

Nuovi giocattoli!

Oggi mi sono arrivati dei nuovi modelli acquistati, quasi per caso, con un'asta su e-bay. Ad una cifra discretamente esigua mi sono portato a casa 5 scatole Italeri. Effettivamente i kit sono parecchio vetusti e dovrebbero risalire agli anni ottanta (su una scatola era applicato un adesivo riportante quella che dovrebbe essere una data: 01-08-89!). Ad ogni modo si tratta pur sempre di kit Italeri di qualità medio-alta, rappresentanti velivoli molto famosi. Velivoli che non possono mancare nella collezione di un modellista e che, anche se di qualità non elevatissima, permettono di farsi la mano per modelli di ben più grande valore.

Supermarine Spitfire Mk.1, kit Airfix, 1/72

Qualche giorno fa ho iniziato il kit marca Airfix dello Spitfire Mk.1. Il kit in oggetto è un cosiddetto bagged, ovvero sprovvisto di scatola e venduto in un sacchetto di plastica, acquistato da Harrods durante l'ultimo viaggio a Londra (estate 2011) a circa 4£.
Ovviamente si tratta di un kit di basso costo (e probabilmente qualità), adatto ai principianti che si vogliono avvicinare al modellismo statico.
In effetti l'assemblaggio è molto semplice, il kit è composto da pochi pezzi provvisti di pin di posizionamento (a dir la verità spesso troppo grossi - a volte è più conveniente eliminarli del tutto).
Le istruzioni di assemblaggio sono riepilogate in un foglio A4, e consentono la costruzione di un unico aereo. Le parti sono realizzate in plastica blu discretamente dura; le pannellature, sebbene notevolmente fedeli al velivolo originale, sono purtroppo quasi tutte in rilievo: solo le "fessure" più grandi (cerniere delle superfici di comando e cofano motore) sono incise. Le decals sono ridotte all'osso: il velivolo vero non è ricco di stencil e disegni come la controparte tedesca (Bf109), tuttavia vi sono solo i markings più grandi - simboli di identificazione, serial number e codice di squadriglia.

Sinceramente, vista l'esperienza con il Bf109 della Airfix, non mi aspetto molto da questo modello (l'altro perlomeno era inscatolato!). Tuttavia intendo sfruttarlo per provare qualche nuova tecnica e farmi un po' la mano.

Si comincia come al solito dalla cabina. In questo caso, la cabina è praticamente inesistente e invisibile a modello completo: le uniche parti che la compongono sono il sedile, il pilota e una specie di barra di comando, che in realtà ad un esame più attento dovrebbe essere il mirino (o Iron Sight).
Nel frattempo si comincia a dare una prima mano di colore laddove non sarà più possibile arrivare nelle fasi successive, quindi interno cabina e vani carrello. Ho cominciato a dipingere anche l'elica che applicherò fissa e incollerò solo alla fine.

Quindi sono passato all'assemblaggio della fusoliera: devo dire che le due parti combaciano molto bene rispetto a quanto mi sarei aspettato, e le pannellature collimano quasi alla perfezione: sono necessari pochi ritocchi alla parte esterna; anche le linee di fusione sono ridotte all'osso. Tuttavia si è rilevato quasi necessario limare, adeguare o eliminare i perni di fissaggio tra le varie parti perchè spesso dimensionati in modo errato.

Primo esperimento che ho voluto realizzare è stato la modifica delle pannellature tramite reincisione. Pertanto ho "cancellato" tutte le linee di pannelli sulla fusoliera e le ho reincise utilizzando un apposito scalpello e del nastro dymo come guida.



Sono rimasto alquanto deluso del risultato...il nastro dymo che ho a disposizione non fa bene il suo lavoro perchè troppo morbido e per niente adesivo (si stacca subito). Inoltre è veramente difficile fare tutte le linee correttamente, e praticamente impossibile fare cerchi o angoli smussati senza disporre di guide. Sono curioso di vedere come sarà a lavoro ultimato. Per ora i pannelli mi sembrano troppo sottili e poco profondi per catturare il colore dei lavaggi. Vedremo. Ad ogni modo ho deciso di non rifare la pannellatura delle semiali (ci sono troppi pannelli!). Ho anche preso la mezza decisione di non rifare mai più i pannelli di un velivolo!

Già che c'ero infine ho mascherato il tettuccio che in questo caso combacia alla perfezione, non come con il Bf109. Per mascherarlo ho usato il nastro Tamiya da 1cm. Devo dire che per ora sono abbastanza soddisfatto: il nastro è adesivo quanto basta per rimanere attaccato ma non troppo tra strappare il colore di sotto; è morbido ed elastico per cui si modella facilmente in base alla superficie su cui è applicato; infine lo si taglia facilmente e non crea troppi "fili" da strappo come per il normale nastro adesivo di carta. Vedremo come si comporterà con la vernice.

Come riferimento storico ho consultato la guida Spitfire Mk I-II Aces 1939-41 della serie Osprey Aircafts of the Aces.
La guida, oltre ad una dettagliata storia del velivolo e dei piloti che lo utilizzarono, riporta una serie di disegni a colori raffiguranti le mimetiche utilizzate, oltre a disegni in scala 1/72 con la silouhette a quattro viste del velivolo, riportanti i dettagli e le linee di pannello.




martedì 10 gennaio 2012

Carta abrasiva pronta!

Chi ha una ragazza attenta al proprio aspetto e alla moda, molto probabilmente avrà già visto ciò di cui sto scrivendo. Alcuni probabilmente, come me, l'avranno subito sulla propria pelle...o meglio...unghie!

E' stato infatti osservando la mia ragazza, ed anche facendo da cavia per suoi esperimenti di manicure, che ho scoperto questi due aggeggi infernali: uno famosissimo, che non è altro che la comune lima per le unghie; l'altro a mio avviso meno famoso (almeno per me!), che è l'evoluzione della lima!

No...non sto facendo la recensione ad un prodotto cosmetico! Intendo mantenere il blog solo per fini modellistici...almeno per il momento! :)

Il problema è nato dall'esigenza di disporre di carta abrasiva fine e finissima. L'ultima volta che sono stato dal negozio di modellismo solito ho potuto acquistare due fogli di carta abrasiva di grano 320 e 400 (a quasi 2€). Queste grane vanno bene...ma se non si sta attenti graffiano (soprattutto sul verniciato) e non permettono di ottenere una finitura finissima o una lucidatura della plastica.

Insomma, un giorno mi è venuta l'illuminazione e, ovviamente mandando alla cassa la mia ragazza (un uomo non acquista attrezzi in un negozio di cosmetici!), ho acquistato il Nail File (la lima) e il Nail Buffer (la lima evoluta) della Kiko (nota marca di trucchi e cosmetici, per chi non la conoscesse...ormai sono un esperto!).
Nail file nella sua pratica e carinissima custodia!

Nail buffer nei suoi quattro eleganti colori dal lilla al viola!
Ho provato entrambi questi aggeggi diabolici sull'A-10 in costruzione e devo dire che sono miracolosi! Con la giusta cura e applicazione, la plastica diventa lucida talmente è liscia!

La lima (1€) è suddivisa in due strati con grana differente: a mio avviso lo strato 1 è grana 320, mentre il 2 circa 400.
Il nail buffer (2.50€), essendo prismatico, è suddiviso in 6 facce con grana diversa (in realtà sono 5 grane in quanto le facce piccole sono uguali): gli strati da 1 a 4 partono da grana 320 (1), 400 (2) fino ad arrivare al quarto che serve a lucidare; le basi piccole non sono numerate, quindi probabilmente non sono da utilizzare: a mio avviso si può utilizzarle come spugnette lucidanti.

Uniche pecche:
1. le forme - non essendo dei fogli di carta abrasiva non possono essere piegati e sagomati per raggiungere tutte le superifici possibili da levigare
2. la delicatezza soprattutto gli strati 3 e 4 - una minima sporgenza del pezzo da levigare (uno spigolo per esempio), incide la superficie levigante.

A parte ciò, visto anche il prezzo non esorbitante (la carta abrasiva e lucidante, in un negozio di modellismo te la fanno pagare sicuramente più di 3.50€), è sicuramente un acquisto da considerare e vale l'imbarazzo :) dell'acquisto (al limite, per andare in cassa, mangiatevi o rovinatevi le unghie, in modo da far capire che l'oggetto non lo utilizzate voi...non esagerate perchè potrebbe far pensare che invece vogliate sistemare il macello!)



Fairchild-Republic A-10 Thunderbolt II, Hobbyboss, scala 1/72

In collaborazione con mio fratello Alessandro, abbiamo iniziato questo mitico aereo d'attacco al suolo, il Fairchild-Republic A-10 Thunderbolt II.

 

Il modello è della marca cinese Hobbyboss, in scala 1/72. Personalmente non conosco questa marca (personalmente conosco solo le più famose...a dire la verità), tuttavia mi sembra di aver letto su internet che si tratti di una marca abbastanza user friendly. Con questo termine intendo dire che i modelli prodotti sono abbastanza semplice da montare e, aggiungo io, non richiedono troppo lavoro extra con stucchi o plasticard, cose che potrebbero spaventare il neofita; il tutto garantendo un discreto dettaglio e mantenendo un prezzo relativamente basso.

Il kit è stampato su quattro sprue, di cui una trasparente, più due pezzi che realizzano il grosso dell'aereo (la fusoliera senza il pavimento + ala, pavimento fusoliera e coda), oltre ad un foglio di decal.
 
Il manuale è un libello di 4 facciate A4, privo di presentazione scritta del velivolo (è solo riportato la grafica della scatola); le istruzioni di assemblaggio si completano nelle due facciate interne, riservando la quarta alla raffigurazione e nomenclatura delle sprue. I pezzi non sono tantissimi, 50 in totale, il che è abbastanza rappresentativo della difficoltà di assemblaggio del kit. A completare la scatola c'è un foglio di decal che permettono di realizzare due velivoli (uno appartenente al 510th FS 52nd fw dislocato in Germania nel 1990 in mimetica grigia, e uno che partecipò all'operazione Iraqi Freedom appartenente al 917th TFW nel 1990 in mimetica desertica). Infine è presente anche un gradito foglio colorato da utilizzare come guida per la pittura e l'applicazione delle decals dei due velivoli.

Gradite caratteristiche di questo kit sono le fini pannellature incise in negativo su tutte le superfici del velivolo, la minima presenza di sbordatura di stampo (quello che gli anglosassoni chiamano flesh), e, con mio stupore, un'ottimo accoppiamento dei pezzi (almeno nelle prime prove a secco). Di sicuro un pochino di lavoro con stucco e carta abrasiva sarà necessario...ma ormai allenato dal Bf-109 della Airfix non mi spavento più facilmente.

Assistito da mio fratello, in modo da mostrargli come trattare e lavorare un modello, ho assemblato il cockpit, lasciando a lui in seguito la pulizia delle varie parti da eventuali scorie di plastica e le prove a secco per l'assemblaggio in fusoliera.
Il prossimo passo è la colorazione della cabina e l'applicazione delle decals degli strumenti.

Questo kit mi attira particolarmente, sia per il velivolo che mi ha sempre affascinato, sia per la facilità di assemblaggio e le opportunità di aggiungere dettagli e particolari (p.es. nei vani carrelli o nel cockpit), ma anche, per via della pannellatura in negativo, la possibilità di effettuare un invecchiamento con lavaggi a colore ad olio.
Unica pecca, che probabilmente a molti potrebbe far passare l'interesse all'acquisto del kit è la totale assenza di armamento...effettivamente un A-10 "nudo" è parecchio atipico. Poco male, ho regalato il kit a mio fratello proprio per trasmettergli la passione del modellismo ed insegnargli quel poco che so, quindi va bene anche così come palestra...un domani si potrà passare a kit più impegnativi e completi.

Alla prossima!

domenica 8 gennaio 2012

Messerschmitt Bf109E-4, kit Airfix, scala 1/72

Questo è il primo post di una serie in cui presento la realizzazione del primo modello che ho avuto fra le mani recentemente.
Il modello è un Messerschmitt Bf109, nella versione Emil (E-4), in scala 1/72 kit Airfix, icona della seconda guerra mondiale.
Si tratta del caccia tedesco di punta durante tutto il conflitto, anche se in realtà ha militato anche durante la guerra civile spagnola nel '37. Per maggiori informazioni sul velivolo reale rimando alla onnisciente Wikipedia.

Il kit è la ri-edizione di un vecchio kit Airfix, riesumato in occasione del 70° anniversario della Battaglia d'Inghilterra. Gli stampi presentano un discreto dettaglio, a mio avviso sufficientemente accurato per la scala in questione e per la mia (probabilmente superficiale) conoscenza del velivolo, anche se, per l'occasione, ho osservato foto e analizzato documenti vari disponibili in rete.

Unica grande pecca è che tutte le pannellature e le rivettature sono in "positivo", ovvero sono in rilievo rispetto alla superificie, anzichè essere incise e quindi essere in "negativo".
 Ciò è male per tre motivi:
  1. il primo, per quanto concerne il realismo, poichè le superfici aerodinamiche devono essere il più possibili "lisce" e prive di elementi che disturbano, perturbano e interrompono il flusso d'aria (per questo si utilizzano i rivetti), pertanto è improbabile vedere dei bulloni o dei pannelli che emergono dalla superficie del velivolo; 
  2. il secondo motivo è modellistico: nel caso vi sia la necessità di scartavetrare la superficie c'è il rischio di eliminare i dettagli in rilievo; 
  3. anche il terzo motivo è puramente modellistico: è più difficile applicare le più comuni tecniche di "invecchiamento" dei modelli, che richiedono di far passare del colore nei recessi e nelle incisioni, in modo da portarli in evidenza.

Durante l'assemblaggio ho avuto modo di trovare ben altri problemi, soprattutto relativi all'accoppiamento tra i pezzi che...non accoppiavano correttamente, ma e soprattutto, nel caso di pannellature simmetriche, le due parti presentavano delle pannellature sfalsate (esempio: i pannelli della fusoliera).

Armato di pazienza e volontà di realizzare un modello decente, mi sono messo al lavoro.
Il primo passo è stato realizzare gli interni, il pilota seduto e il vano carrelli per le due semiali.
Dopodichè ho assemblato la fusoliera e...orrore...il tettuccio non si accoppiava minimamente alla sua posizione in fusoliera. Complimenti Airfix!
Prima della cura
Con un po' di plasticard ho riempito il vuoto, con tanta carta abrasiva l'ho regolato, e con un po' di stucco Tamiya l'ho sigillato. Alla fine il risultato è stato accettabile, vista la partenza...ma che sudata...



Dopo la cura
 Il resto dell'assemblaggio è andato abbastanza liscio. Un po' di stucco per sigillare il vuoto dei punti di giunzione del muso e delle semiali con la fusoliera, ma per il resto nulla di problematico. Le prese d'aria sotto il muso sono in realtà dei fori passanti: li ho chiusi dall'interno con del cartoncino che sarà dipinto di nero. In questo modo sarò certo che sembrino delle vere prese d'aria.

Pronti a verniciare, sono emozionato per il mio primo vero uso dell'aerografo (e dei colori Vallejo Model Air). Dopo vari problemi di settaggio di aerografo, compressore, colore e...mano, sono riuscito a farmi un'idea di come dipingere, e ho dato la prima mano di grigio primer.
Dopodichè ho provato a fare quel che si chiama pre-shading, ovvero segnare le pannellature e rivettature con un colore scuro (nero), che verrà poi coperto in parte dal colore successivo: l'effetto sarà un piacevole gioco di sfumature che daranno un effetto realistico e di volume al modello...in realtà non sono riuscito ad ottenere l'effetto sperato perchè ho dato troppo colore e ho nascosto l'effetto del pre-shading...sarà per la prossima volta...

Il velivolo che ho voluto riprodurre è una delle versioni suggerite dal kit (le decals e i pezzi permettevano di realizzare un Bf109 E-4 da caccia o E-7 da bombardamento): ho realizzato il caccia in versione E-4, appartenente al Gruppo 9./Jagdjeschwader 26, basato a Caffiers in Francia nell'Agosto del 1940. Il JG26 è uno dei più rinomati gruppi di volo da caccia della Luftwaffe, il cui comandante era l'asso tedesco Adolf Galland.


Ho mascherato le parti necessarie in modo da riprodurre la mimetizzazione desiderata secondo quando indicato nelle istruzioni del kit (sufficientemente accurate) e nelle immagini e documenti raccolti su internet.



Infine, gli ultimi dettagli a pennello, l'incollaggio dei carrelli e una bella spruzzata ad aerografo di sigillante lucido, in modo da fissare bene i colori e preparare una superficie il più liscia possibile per l'applicazione delle decals.

Quest'ultima fase è stata forse la più tediosa: nonostante il kit sia a mio avviso abbastanza deludente, presenta un numero esagerato di decals, anche alcune veramente minuscole (ma...niente svastiche?!). Tuttavia il risultato finale è più che soddisfacente, e le decals fanno la loro bella figura...


Dopo l'applicazione delle decals e di un altro paio di mani di lucido, in modo di fissarle per bene, si passa all'invecchiamento!

L'invecchiamento è stato fatto ad aerografo e a pennello, con colori molto diluiti. Alcuni punti sono stati segnati a penello a secco, in modo da simulare il distacco della vernice. Complessivamente non sono molto soddisfatto dell'effetto ottenuto e ho ancora molto da imparare, soprattutto nell'uso dell'aerografo e dei colori. Inoltre ho ripreso più volte colori già applicati, andando anche a coprire le decalcomanie.









In conclusione, mi sono divertito a realizzare questo aereo. Nonostante il kit in sé è a mio avviso deludente (anche se, alla fine, colori e attrezzi a parte, il kit mi è costato circa 7€...), mi ha permesso di applicare molte delle tecniche costruttive richieste ad un modellista e a risolvere problemi interessanti (come la capottina). La pittura ad aerografo è molto divertente ed apre le porte a nuove tecniche e nuovi effetti che sarebbero impossibili da riprodurre a pennello. Ciò mi ispira e incuriosisce, ma la strada è ancora lunga e questo è stato solo il primo modello di prova. Anche l'invecchiamento è una cosa nuova per me che devo imparare ad eseguire meglio.

Vedremo se con il prossimo kit ci sarà qualche miglioramento!

Alla prossima!